Il progetto di archiviazione su Carlo Zauli è partito dalla volontà di riunificare tutta l’opera dell’artista e di creare una vasta catalogazione che consentisse una osservazione attenta e reiterata nel tempo della sua opera, condizione necessaria per un lavoro di rilettura e di riesame.
Come scrive Bruno Corà “la conoscenza avviene attraverso una frequentazione e una osservazione ripetuta e diretta dell’opera e talvolta del suo autore”, condizione necessaria per la penetrazione nel lavoro di un artista e per il riconoscimento del suo valore.
Carlo Zauli ha operato in molti settori, dalla scultura al design, la sua produzione passa dai vase dei primi anni ’50 alle sculture in ceramica e in bronzo, dalle pitture alla grafica, dagli oggetti di design alla produzione industriale e la loro catalogazione permette di delineare la figura dell’artista a 360 gradi.
Inoltre, l’archiviazione di documenti come taccuini, schizzi, appunti di lavoro, quaderni sullo studio della composizione degli smalti, scritti costituiscono un materiale prezioso per comprendere i processi generativi antecedenti alla realizzazione delle opere.
Così come i carteggi, i documenti epistolari con artisti, scrittori e galleristi costituiscono connessioni da riallacciare, generano ripensamento sulla sua arte, sono riflettori che si accendono su storie di vita, di passione per l’arte, di lavoro, di entusiasmi e di sofferenze.
Il riesame dell’opera di Zauli attraverso la sua archiviazione è inteso come strumento conoscitivo e di penetrazione, ma anche come mezzo propulsivo e di connessione tra l’arte di Zauli e la cultura italiana.
Ogni opera o documento archiviato può essere reperto di molto altro, per esempio, stimolo, aspirazione, volontà di approfondimento e di riflessione conoscitiva, incremento alla comprensione della sua poetica.
L’archiviazione si fa anche programma di recupero e deve essere intesa come un processo vitale, come un veicolo in moto verso quelle mani in azione dell’artista, mani di scultore che plasmano, che accarezzano la materia grazie a un prodigioso fenomeno in costante divenire con il presente.
MONICA ZAULI
Il programma di archiviazione e catalogazione delle opere dell’artista, al fine di tutelare, promuovere e raccogliere ogni informazione relativa al suo operato, prosegue attraverso l’Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia Romagna (IBC).
Ad oggi quindi è possibile consultare sia la catalogazione delle opere di Zauli nel Mondo, il cui lavoro di ricerca è iniziato lo scorso anno:
CATALOGO ONLINE
al quale viene oggi affiancato anche l’archiviazione online delle opere di Carlo Zauli, sarà completata con la catalogazione di tutto il patrimonio presente in Emilia Romagna da parte di IBC le cui schede sono ospitate sul sito di PatER:
CATALOGAZIONE IBC
Il progetto di catalogazione è stato realizzato con il contributo dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito del piano museale 2020 (L.R. 18/2000).
L’Archivio Carlo Zauli è diretto e coordinato da una commissione costituita da Monica e Matteo Zauli con il contributo di Giorgia Erani.