Sabato con Zauli: una recensione musicale

0 Posted by - 23 Settembre 2017 - Carlo Zauli

A chiusura del festival musicale Ossessioni, siamo lieti di leggere, fra le recensioni uscite, quella di Paolo Carradori su Alfabeta2, la cui introduzione fa un interessante parallelo con il lavoro di Zauli.

“Il pianoforte antiromantico, antiborghese del ‘900 al Museo Zauli di Faenza. Non è così fuori posto, anzi esiste un sottile filo rosso con l’opera dell’artista faentino.

Carlo Zauli alla fine degli anni ’60 giunge alla scultura dopo aver attraversato tecniche e linguaggi della ceramica in un processo di ricerca dove la materia rimane la stessa ma, perdendo la propria funzionalità tradizionale, si apre a nuove forme, prospettive e volumi, alla contemporaneità.

In fondo anche il pianoforte impregnato di retoriche salottiere ottocentesche nei primi del Novecento viene rimesso in discussione, qualcuno ci mette le mani dentro. Quello che pareva uno strumento simbolo, intoccabile, un’orchestra perfetta, viene preparato per emettere suoni nuovi, per raccontare storie più vicine alla nostra complessa attualità.”