MCZ Atelier Cocktail Bar
a cura di Filippo Volsi
L’estate 2017 ospiterà in alcune occasioni speciali un cocktail bar curato da Filippo Volsi, barman con base a Parigi e nipote dell’artista, che porta con il suo MCZ atelier alcune creazioni appositamente studiate per integrarsi con l’atelier e le sue atmosfere, diventando veri e propri spunti per raccontare storie sullo scultore faentino.
Il primo appuntamento con il cocktail bar sarà per venerdì 19 maggio, in occasione di Cena Itinerante Weekend, l’evento del quartiere ad alta densità artistica, per poi proseguire durate MCZ Padiglione Estate, il calendario di appuntamenti serali del museo di giugno, luglio e settembre.
Ecco i cocktails dell’estate 2017 e l’abbinamento al percorso di visita alle opere:
1953 E’ la rivisitazione di un grande classico americano: Old Fashioned, cocktail a base di angostura, zucchero e whisky, rivisitato con zucchero aromatizzato maison alle pesche, e bordatura sul bicchiere di biscotto amaretto. La data dice tutto: primo premio internazionale della ceramica aggiudicato, con vasi classici ma innovativi, esattamente come il cocktail.
Percorso di visita abbinato: Attorno a un vaso.
Selenium I colori di questo cocktail ricordano i Bianchi Zauli dove lo smalto da rosso scuro diventa bianco e dove la luce sulle superfici cangia come sul velluto. E’ realizzato con vodka, lime, sciroppo di vite americana, velluto di fragola, spray di mezcal.
Percorso di visita abbinato: I Bianchi.
Gin Cri Gin, finocchio selvatico,tonica, spray di assenzio. Il carattere illegale dell’assenzio rimanda alla criolite, elemento tossico presente in alcuni smalti di Carlo Zauli, mentre la secchezza e la decisione del gin & tonic si lega alla spigolosità delle opere, alla ricerca della quadratura, della perfezione.
Percorso di visita abbinato: Ricerche geometriche.
Wings of Peace Il cocktail rimanda al periodo dei fremiti naturali: ispirazioni dalla natura e dal Giappone, dove l’equilibrio della materia è al centro di tutto. Così è il cocktail: base di vodka, pompelmo, limone, sciroppo a base di tè verde aromatizzato e bordatura di sale alle alghe. Bilanciamento perfetto nel palato con giochi di equilibrio tra il dolce, acido, salato, amaro e umami.
Percorso di visita abbinato: Fremiti naturali.
Red Erotism Cocktail che rimanda alla violenza che lo scultore voleva imprimere alle sue opere durante la metà degli anni ’70. Base di rum bianco, sciroppo di baobab, hibiscus, limone, ginger beer. Un drink che sprigiona aromi esotici tramite l’acidità del frutto del baobab e il fiore di hibiscus, dove lo zenzero apporta la nota speziata, quasi a “spaccare” il cocktail.
Percorso di visita abbinato: Gli sconvolti.
Genesi Gin, tè nero Pu’erh 1995, vermouth rosso, cynar. Il cocktail e la terra a cui apparteniamo sono in simbiosi: il tè nero Pu’erh rimanda a degli aromi terrosi, tannici, animali, mentre vermouth rosso e cynar amplificano il tutto aggiungendo note vegetali e amare.
Percorso di visita abbinato: Le zolle.
Dopo aver eseguito studi italo-francesi a Firenze Filippo Volsi nel 2011 si trasferisce a Parigi dove lavora come manager aggiunto al Restaurant Epicerie Cantine Da Rosa, tra Place de la Concorde e Place Vendôme.
Nel 2014 si specializza come barman lavorando da Gocce, bar a cocktail nel 9′ arrondissement. Dal 2015 conduce come chef barman il bar a cocktail Grazie nel Marais. Nella primavera 2017 crea MCZ Atelier – bar a cocktails – e partecipa a Cena Itinerante Weekend, manifestazione tra arte, cibo e drinks.
Dinamico, sorridente, appassionato della ristorazione, ha una grande competenza nelle preparazione ‘faites maison’ che realizza personalmente utilizzando spezie, erbe aromatiche, bacche, foglie di te, frutta. A questo unisce una accurata conoscenza di cocktails, vini ed alcolici provenienti da tutte le parti del mondo. Con creatività arriva sempre a nuovi mix, giocando sul gusto, gli aromi, i profumi riuscendo a personalizzare ogni cocktail sui desideri della persona.