Il Museo e l’itinerario Carlo Zauli
E’ un vero e proprio viaggio quello iniziato dal 2002, anno della morte di Carlo Zauli. Un viaggio in cui toccare luoghi che l’artista non aveva frequentato, o tornare in città o ambienti a lui cari e familiari, e che ha come base e punto di partenza il suo laboratorio, ora vivissimo con le attività museali.
E’ un viaggio che il museo continua a progettare portando da un luogo all’altro il messaggio poetico ancora intatto e attualissimo.
Attraverso il linguaggio delle sue opere, a volte confrontate con artisti della sua epoca, altre con giovani che non lo hanno mai incontrato, MCZ porta avanti senza sosta il progetto principale per cui è nato: mantenere viva la memoria di un artista scomparso, portarlo a conoscenza dei giovani, farlo incontrare con artisti delle nuove generazioni, che ne possano trarre spunti e insegnamenti.
In questi anni ci sono stati piccoli e grandi appuntamenti, a seconda delle occasioni, dei contatti, delle possibilità economiche, senza mai fermarsi e senza dimenticare la figura cardine di tutto il lavoro di questo museo privato: dalle grandiose mostre giapponesi, alle conferenze di curatori che lo hanno conosciuto, dall’intitolazione di una piazzetta faentina, alle opere fornite in comodato alle sedi delle istituzioni sponsor, tutto è fatto per mantenere accesa la vitalità di un artista scomparso.