Tra fango e nuove argille:
un percorso di residenza per la valorizzazione di inediti materiali,
progetto di Residenza con Michele Guido
Il Museo Carlo Zauli ha vinto un importante Bando della Regione Emilia Romagna, L.R. N. 2/2022 – VALORIZZAZIONE DI CASE E STUDI DEGLI ILLUSTRI DELL’EMILIA-ROMAGNA, con un progetto di Residenza inserito all’interno dei drammatici eventi che hanno colpito l’Emilia-Romagna nell’alluvione del 16 maggio.
Il lavoro di Michele Guido, artista di rilievo internazionale, si inserirà all’interno di un processo di valorizzazione di opere inesplorate degli archivi del Museo, quelle dedicate agli stampi e ai modelli in gesso di Carlo Zauli che non erano ancora stati catalogati poiché sommersi da un’enorme quantità di argilla e che, dopo l’alluvione, sono riemersi dalla più remota cantina per svelare forme ancora inedite dell’opera zauliana.
L’artista ha assistito a questo importante ritrovamento e, attraverso le “argille alluvionate” che sono state recuperate potrà conoscere e studiare approfonditamente questa materia prima che è per noi materiale di archivio, fonte di ispirazione per le opere che realizzerà.
Come spiega Matteo Zauli, direttore artistico del MCZ, Michele Guido nel suo lavoro fa emergere il rapporto tra architettura, storia e immagine della natura. Sono nati così i “garden project”, progetti interdisciplinari basati sulle analogie formali tra il mondo vegetale e la ricerca scientifica, la loro origine geografica, i flussi migratori e la storia culturale dei luoghi di provenienza. Un lavoro che sento vicino alla ricerca sulla natura compiuta da Carlo Zauli.
La valorizzazione e promozione di questo patrimonio avverrà attraverso la ricerca contemporanea di Michele Guido e un’esposizione, presso la sede dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in Viale Aldo Moro n.50 Bologna, dal 27 novembre al 5 dicembre 2023, delle opere da lui realizzate unitamente ad un’installazione con una selezione di tale inedito materiale di archivio di Carlo Zauli ritrovato.
Il progetto avrà inoltre una valenza formativa con il coinvolgimento di alcuni giovani studenti selezionati delle Accademie di Belle Arti di Bologna e Ravenna, partecipanti al corso per curatori MCZ, del corso IFTS Tecnico del Prodotto ceramico: Sviluppo, sostenibilità e Design per il Made in Italy di Faenza e ISIA Faenza – Istituto Superiore per le Industrie Artistiche.
Progetto realizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna.
In collaborazione con: Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Comune di Faenza.
Michele Guido (Aradeo, LE – 1976); vive e lavora a Milano
Nel 1997 si trasferisce a Milano per studiare presso l’AABB di Brera, si diploma nel 2002 e l’anno successivo frequenta il master in Landscape Design; contemporaneamente al periodo di formazione, nel 1999 viene selezionato per una residenza/studio presso il Centro T.A.M. diretta da Eliseo Mattiacci. Dal 2001 al 2007, ha uno studio presso la Casa degli Artisti di Milano, dove organizza con J. de Sanna e H. Nagasawa: “Discussione Aperta: il Concetto di MA”, che nel mondo orientale indica un passaggio, un intervallo di spazio-tempo. Questi elementi incidono in modo decisivo sulla genesi del suo lavoro; da qui deriva la sezione degli elementi vegetali, la stratificazione del disegno per ricavare l’elemento modulare che appartiene all’impianto genetico delle piante.
Le indagini multidisciplinari si sviluppano con progetti più complessi denominati “garden project” basati sulle analogie formali fra il mondo vegetale e la ricerca scientifica, l’origine geografica delle piante, il loro rapporto con la cultura di quei luoghi, la biodiversità, l’anti specismo ed i cicli legati al seme-pianta-frutto-seme in collaborazione con le banche dei semi.
I suoi progetti sono stati esposti e conservati in diversi luoghi pubblici e privati: Mattatio, Roma | Casa degli Artisti, Milano | ZACentrale, Palermo | Museo del ‘900, Milano | Museo MACTE, Termoli | PAV – Parco Arte Vivente, Torino | Museo della Ceramica, Savova | Museo della Ceramica Monteupo F. (FI) | Palazzo Oneto, Palermo, Manifesta12 | Palazzo Borromeo, Milano | Fondazione Merz, Torino, Meteorite in Giardino 10 | ZonaMacoSur, Città del Messico | Museo Camusac, Cassino | Museo Carlo Zauli, Museo MIC, Faenza | Lia Rumma Gallery, Napoli | Fondazione Plart, Napoli | Accademia di San Luca, Roma.
Tra le mostre personali nella galleria Z2O Sara Zanin Gallery di Roma: taphrina deformans garden project, 2021; il tesoro di atreo garden project _2015 con Hidetoshi Nagasawa; 02.02.13 garden project del 2013 e z2o garden project del 2009. Nel 2020 riceve il premio per artisti del Museo della Ceramica di Savona ed il premio Anna Morettini, nel 2010 il Premio Rotary Brera Christian Marinotti, nel 2008 il II Premio per la Scultura dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro. Tra le residenze: “work” presso la Casa degli Artisti di Milano | “Grand tour en Italie” all’interno di M12 collateral Palermo nel 2018 | “Umana Natura”, visiting professor Hidetoshi Nagasawa nel 2012 | “Made in Filandia” nel 2011.
www.liarumma.it
www.z2ogalleria.it