Corso per curatori 2022: Isabella Catino

0 Posted by - 22 Febbraio 2023 - Didattica

Corso per curatori 2022: Isabella Catino

Accademia delle Belle Arti di Ravenna

 

Isabella Catino ha messo in relazione il lavoro di Francesco Simeti della collezione contemporanea MCZ  con la ricerca artistica di Carlo Zauli, in particolare nell’opera “Flessuosità nera”.
Per il progetto Chini contemporaneo: Il liberty di domani ha realizzato l’opera “CONTRO CORRENTE” insieme a Giulia Petronio.

Francesco Simeti “Uncinata”, 2018  – Carlo Zauli “Flessuosità nera”, 1981

La scelta di confrontare queste due opere, databili in due periodi completamente diversi, quella del celebre ceramista Carlo Zauli “Flessuosità nera” e quella dell’artista contemporaneo Francesco Simeti “Uncinata”, è dovuta a delle forti similitudini che ho riscontrato tra di esse. Il materiale utilizzato da Simeti per la realizzazione dell’opera non è sicuramente dato al caso, la terra nera, utilizzata, prima di tutti da Carlo Zauli, come ad esempio per la realizzazione delle sue grandi e maestose Steli. In questo caso però il mio confronto è con un’opera realizzata in grès, materiale ben diverso da quello utilizzato da Francesco Simeti, ma che in qualche modo ha riportato alla mia vista delle forti somiglianze estetiche. Il colore delle due opere è molto simile, un nero che tende a quelle calde tonalità del terreno, che non a caso ci riportano al tema della natura, rappresentato nelle foglie di “Uncinata”, che prende il nome proprio dalla forma di esse, ad uncino, modellate dall’artista a formare un leggero moto vorticoso proprio come quello di “Flessuosità nera” nella forma dei drappi cadenti. A colpirmi sono i rilievi e gli spessori delle due opere, simili, che nonostante siano pesanti, all’aspetto donano un senso di leggerezza unico.


Isabella Catino e Giulia Petronio
CONTRO CORRENTE

Prendendo ispirazione dal periodo giapponese dell’artista Galileo Chini, l’opera “CONTRO CORRENTE” delle giovani artiste Isabella Catino e Giulia Petronio si propone di rielaborare uno dei temi classici della cultura del Sol Levante, inserendola in un’ottica più contemporanea.
Mentre Galileo Chini ha usato il supporto ceramico per dipingere le sue storie, le sue metafore e i suoi simboli, le due giovani artiste hanno utilizzato il supporto ceramico del vaso eseguendo su di esso il simbolo della carpa e l’onda del mare, con la tecnica del bassorilievo.
La scelta del colore sui toni dell’azzurro non è data al caso, prende ispirazione dal mare e dalle numerose opere dell’artista, legate al suo periodo liberty. L’archetipo della carpa koi sta a rappresentare il desiderio di andare contro corrente e di cercare con coraggio di andare oltre i cammini già tracciati, per esplorare, nel caso delle artiste, nuove potenzialità legate al loro percorso e al mondo dell’arte.
Il lavoro di coppia ha cercato di unire due personalità tanto simili quanto diverse e la divisione dello spazio come nello yin e yang a rendere giustizia di queste differenze in un equilibrio perfetto.