Organi di un paesaggio mitico in divenire

0 Posted by - 23 Settembre 2021 - ceramica contemporanea

29 settembre h 19.00 e h 21.00 
Organi di un paesaggio mitico in divenire
Paola Ponti e Alessandro Roma
con Caroline Leigh Halleck

in collaborazione con Bottega Vignoli
Ceramic Performance Festival IV edizione 

 

 

 

Il corpo aspetta.

Attesa.

E poi segue il respiro della ceramica, delle fratture che sono diventate spazio per accogliere.

Terra non è solo la superficie su cui appoggiano i nostri corpi, ma è il luogo dove si diventa tutt’uno.

Tutto uno? Sono particella? Sono tutt’uno con la terra, la polvere, la ceramica e i corpi delle persone con il loro esserci ed essere a loro volta in relazione. Dove la distanza si misura in ogni istante, qui c’è il privilegio di essere organismo fluttuante, di essere organo anche io.

Ho molte domande che nascono di fronte a forme inconsuete e solo l’attesa potrà svelare la loro familiarità. Familiarità proveniente dal sottosuolo del corpo.

Il corpo ad un certo punto non è più se stesso, diventa movimento vegetale.

Vegetale è ciò che emerge dall’inconscio della terra.

 

29 settembre h 19.00 e h 21.00
Organi di un paesaggio mitico in divenire
Paola Ponti e Alessandro Roma
con Caroline Leigh Halleck al sassofono
in collaborazione con Bottega Vignoli
Ceramic Performance Festival IV edizione 

Prenotazione consigliata scrivendo a museocarlozauli@gmail.com

Verrà richiesto il Green Pass ai sensi della normativa vigente. 

Ingresso a offerta libera


Paola Ponti
E’ danzatrice e coreografa, con una inestinguibile attrazione verso la ricerca di movimento e l’integrazione da diversi linguaggi espressivi e diversi mondi.
Si diploma nel 2008 presso SEAD (Salzburg Experimental Academy of Dance).
Dal 2011 è anche Danzeducatrice, dal 2016 è educatrice dello sviluppo del movimento in età evolutiva IDME (Infant Development Movement Education), segmento della formazione BMC® (Body Mind Centering). Sempre nel 2016 nasce Petra.
E’ membro della Compagnia IRIS dal 2004, e collabora in maniera stabile con Studio28 Dance Factory/Perypezye Urbane dal 2010, con i quali sviluppa numerosi progetti coreografici come interprete intorno alla piattaforma DanceMe.
Dal 2011 è co-organizzatrice del Festival WAM! dedicato alle arti performative contemporanee, e dal 2018 anche del piccolo festival “Per una Comunità Danzante”, dedicato alla danza come strumento per l’integrazione sociale e il dialogo tra cittadini.
Nel 2017 attiva percorsi di ricerca di movimento e composizione coreografica dedicati ad adulti, bambini, gruppi intergenerazionali, gruppi integrati per bambini con e senza disabilità.
Collabora con artisti visivi, artigiani, cuochi, osteopati, scultori, esperti di linguaggio e suono, di somatica e medicina cinese, sempre cercando nuove intersezioni e punti di vista per la ricerca artistica nell’ambito dei linguaggi della danza contemporanea e della performing art.
Predilige per i suoi lavori e le sue ricerche l’utilizzo di spazi autentici (urbani, naturali, …), lavorando il più possibile con quel che c’è, in dialogo con i segni, i contenuti e le presenze che lo spazio stesso porta.

Alessandro Roma (Milano, 1977)
Tra le sue mostre personali si ricordano: galleria Keiko Yamamoto Rochaix Londra (2020); Fondazione Thalie, Bruxelles, a cura di Nathalie Guiot (2019); Mic Museo della Ceramica a cura di I.Biolchini (2019), Faenza; Casa Museo Jorn, a cura di L Bochicchio (2019); galleria Z2o SaraZanin Roma (2019); galleria Yamamoto Keiko Rochaix Londra (2017); Museo di Villa Croce, Genova (2016); Coburn project, Londra (2015); MAC, Museo d’arte contemporanea di Lissone (2014); galleria Paradise Row, Londra (2013); galleria Brand New, Milano (2012); Mart di Trento e Rovereto a cura di G.Verzotti (2011);  galleria Alexandra Saheb, Berlino (2011); galleria Scaramouche, New York (2011).
Tra le mostre colletive: Chang-4, Casa Testori a cura di I. Biolchini (2020); Non giudicare, Convento di San Francesco, Bagnacavallo a cura di V. Emaldi (2020); Museo Archeologico di Palermo a cura di H. Marsala (2019); Biennale Internazionale della ceramica, Vallauris (2019); Casa Testori, Novate Milanese a cura di G.Frangi D.Capra (2018); Palazzo Podestarile, Montelupo Fiorentino, a cura di M. Zauli (2017); Drawing Room, Londra (2015); galleria Corvi-Mora e Greengrassi, a cura di G.Magnani (2014); Artists Space NY, a cura di G.Magnani (2014); galleria Marianne Boesky NY a cura di Lucie Fontaine (2012); galleria Lorcan O’Neil Roma a cura di L.Pratesi (2011); Biennale di Praga, a cura di G.Politi e H.Kontova (2009) Museo de Belles Artes de Castellon, Spagna (2007).

Caroline Leigh Halleck
Originaria di Athens, GA, Stati Uniti, Caroline Leigh Halleck è una musicista freelance con sede in Italia. Caroline ha conseguito un B.A. in Music Performance presso l’Università della Georgia e un Master in sassofono presso il Conservatorio F.A. Bonporti di Trento. Caroline ha eseguito concerti in tutto il mondo tra cui gli Stati Uniti, Italia, Francia, Croazia, Cipro e San Marino, e in città come Roma, Napoli, Bologna, Firenze, Cremona, Pisa, Rovereto e in Sicilia.  Si è esibita nella 62° edizione del Festival dei due Mondi di Spoleto, Festival SpinaCorona a Napoli, Festival LeAltreNote nella Valtellina, 3° edizione del Festival SetteNoveCento in Trentino, e il SaxArts Festival in Emilia-Romagna. Caroline è un membro e direttore artistico del internazionale quartetto di sassofoni – Mestizo. I suoi insegnanti principali includono Marco Albonetti e Connie Frigo.
Caroline ha ricevuto primi premi in numerosi concorsi tra cui l’UGA Wind Ensemble Concerto Competition, il Premio Nazionale delle Arti, l’11° Concorso Nazionale di esecuzione musicale “Città di Piove di Sacco”, il premio speciale per il miglior quartetto di sassofoni e il secondo premio nella sezione di musica da camera della 43a ed. Concorso di Esecuzione Musicale “Francesco Cilea”, ed è stata finalista nelle categorie di musica da camera del Music Teacher National Association Competition e del North American Saxophone Alliance Competition.