Prove di volo – Menoventi

0 Posted by - 10 Settembre 2020 - ceramica contemporanea

21 ottobre 2020
Ceramic Perfomance Festival
Menoventi
Prove di volo
Ideazione e Regia di Gianni Farina
Con Antonio Pastore

Al termine della performance ci sarà una visita guidata speciale alle opere della collezione contemporanea MCZ

 

In occasione della prima edizione del Ceramic Perfomance Festival di Moltelupo Fiorentino  Menoventi accolse l’invito di Matteo Zauli a confrontarsi con un’opera esposta nella mostra principale “About a vase”.

Senza esitazioni Gianni Farina scelse di confrontarsi con l’opera di Ornaghi & Prestinari Prove di volo, già vista a Faenza in occasione della residenza d’artista del duo milanese.

Quella coppia di vasi, antropizzati dal contesto più che dalla forma,  accese immediatamente l’immaginario di Menoventi per l’ironia perturbante e l’immediata forza narrativa.

L’operazione del gruppo romagnolo è concettualmente tanto elementare quanto spericolata: un professionista delle cadute tenterà di tradurre in azione scenica l’opera ceramica e mostrerà l’evoluzione di quel frame che i pavidi vasi – pietrificati dalla paura – non osano fare.

Ceramic Perfomance Festival
Menoventi
Prove di volo
21 ottobre 2020
Sono previsti due turni di ingresso: ore 21.00 e ore 21.30
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA scrivendo a museocarlozauli@gmail.com

Ingresso a offerta libera


Dal 2005 Menoventi porta avanti una ricerca personalissima sul teatro attraversata dall’intelligenza dell’ironia e dallo svelamento dei piani della rappresentazione.
Da sempre interessati ai dispositivi della messa in scena Gianni Farina e Consuelo Battiston investigano le dinamiche della ripetizione e del loop in lavori come In Festa, Invisibilmente, Perdere la faccia, L’uomo della sabbia.
Gli spettacoli sono ingranaggi, labirinti, inganni che interpellano lo spettatore, la sua attenzione e riflessività (solitamente divertita). La costante tensione fra forma e contenuto, sempre in sincronia con il presente, li spinge a sperimentare il formato seriale. Prima con Survivre, in cui il tema della sopravvivenza si incrocia con la forma della copia, poi con ASCOLTATE!, progetto dedicato ai turisti, con interviste raccolte e ricomposte alla maniera di Menoventi.
Sul confine fra game e reality si trovano lavori come Postilla e il format TV Art Breakers.
La sensibilità sociologica e politica di Menoventi è messa a fuoco da lavori come Credi ai tuoi occhi, in cui la moda è vista come un gioco che ti obbliga a partecipare, Vita Agra del Dott. F., da Bianciardi, che è l’occasione per trattare l’incertezza del futuro e l’accettazione inevitabile del contratto sociale e che ritroviamo in Docile: spettacolo spartiacque che immette elementi biografici della compagnia per denunciare la remissività delle classi subalterne, schiacciate nell’habitus della vita.
Infine, l’incontro con il romanzo di Serena Vitale e la storia reiterata del suicidio di Majakovskij chiude il ciclo di un’indagine fra contenuto e dispositivo. Anzi, la riapre.


Il Ceramic Performance Festival è all’interno del progetto “Whalebone Arch”

Il progetto Whalebone Arch è realizzato grazie al contributo del bando Exhibit Program | Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.

Realizzato con il contributo di

 

In collaborazione con

Comune di Faenza | Regione Emilia Romagna | AiCC Associazione Italiana Città della Ceramica | Fondazione Banca del Monte e Cassa di Risparmio Faenza – Crédit Agricole | Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna | Associazione Amici della Ceramica e del MIC | La BCC Credito Cooperativo ravennate, forlivese e imolese | Podere La Berta