Dedicato a Sueharu Fukami.
Un post dal passato dedicato all’ospite speciale che dal Giappone è giunto a Faenza per donarci, in occasione del nostro sedicesimo compleanno, una sua preziosa opera, suggellando un’amicizia nata tanti anni fa.
Carlo Zauli e Sueharu Fukami si incontrarono per la prima volta in Giappone, nel 1974.
E proprio nel taccuino di Carlo, trascritto per “Diario riservato di un viaggio in Giappone”, volume a cura di Bruno Corà leggiamo: “E’ un giovane ma i suoi pezzi hanno già molto carattere, sprigionano un’energia interna tale da causare tensioni in superficie. Le forme, inizialmente pure e geometriche, ne risultano variate, in certe parti allungate in sottili lastre.”
E durante la serata di presentazione dell’opera, il 25 maggio scorso, il maestro Fukami ha detto di Zauli:
“Per me, allora giovanissimo vedere le opere di Zauli nella sua personale a Kyoto fu come un fulmine a ciel sereno e mi rivelò la strada da percorrere. Poi, dopo numerosi lo incontrai a Faenza e per me fu come rivedere un padre.”
Un’amicizia davvero lunga alcune migliaia di chilometri.
Nella gallery su flickr le foto della serata, a cura del Gruppo Fotografia Liceo.