Museo Carlo Zauli a Palazzo Ferniani

0 Posted by - 12 Ottobre 2014 - Carlo Zauli, ceramica contemporanea

11 – 28 novembre 2014

opening 11 ottobre ore 21.00

finissage 29 novembre ore 18.00

Palazzo Ferniani
Via Naviglio 14 Faenza

orari di apertura
tutti i mercoledì dalle 16.00 alle 19.00
e per gruppi su appuntamento

Ogni edizione di Residenza d’Artista, ancor più da quando viene inaugurata durante la Giornata del Contemporaneo, rappresenta per noi un’occasione per offrire uno sguardo sull’attualità dell’arte contemporanea nel nostro Paese, spesso ponendola a rapporto con le bellezze storiche del nostro territorio.

Quest’anno abbiamo voluto spingerci ancora più oltre, di fatto “colonizzando” uno dei luoghi più significativi della città, Palazzo Ferniani, rendondolo così parte stessa del nostro museo, grazie alla collaborazione straordinariamente illuminata di coloro i quali il palazzo possiedono, gestiscono o abitano, rendendo possibile così un legame inedito tra due identità storiche eccezionali nella storia dell’arte faentina. Riteniamo che un paese così artisticamente ricco come l’Italia necessiti urgentemente della partecipazione dei privati nel sostegno e nello sviluppo dei beni culturali, così come è tradizione nei paesi anglosassoni già da moltissimi anni. Ci piace sottolineare proprio oggi tale argomento perché il recente Art Bonus sulla defiscalizzazione delle erogazioni liberali a favore della cultura, pare un primo ma deciso passo in questa direzione. Siamo certi che la partecipazione dei privati alle politiche e agli sviluppi culturali possa riservare risultati sorprendenti: in questo senso la colonizzazione di Palazzo Ferniani ne raffigura un breve ma significativo esempio.

Ogni anno i laboratori del museo si animano con il pensiero e la vivacità degli artisti contemporanei invitati, tutti lontani dalle tecniche ceramiche, ma curiosi di sfidarle e conoscerle. E’ proprio la vocazione fortemente sperimentale, ereditata da Carlo Zauli, che caratterizza in maniera imprescindibile questi incontri, secondo modalità ogni volta nuove. Per due settimane Palazzo Ferniani diventerà luogo in cui osservare questa energia sperimentale, in una meravigliosa cornice storica.

Palazzo Ferniani, sito in via Campidori all’angolo con via Naviglio, fu costruito verso la metà del XVIII secolo dai Conti Ferniani su progetto del faentino Gian Battista Boschi, coadiuvato dal bolognese Alfonso Torreggiani, in ampliamento dell’attiguo palazzo più antico. Nell’angolo del palazzo fu posta la bella statua marmorea dell’Immacolata Concezione, opera dei bolognesi Ottavio e NicolaToselli. Il portale d’ingresso è sormontato da un elaborato balcone con ringhiera in ferro battuto riportante al centro lo stemma di famiglia, ovverosia l’aquila capeggiante sul mare, sormontata dalla corona comitale. Analogo richiamo allo stemma sono i terminali dei pluviali a foggia d’aquila. All’interno del palazzo la lunga galleria del piano nobile distribuisce la sale, tra cui la grande sala da ballo, da cui si accede alla piccola ed elaborata cappella con pavimento in formelle di ceramica decorate. Il palazzo ospitava, oltre a svariate ceramiche prodotte nei secoli dalla celebre manifattura di famiglia, anche una grande quadreria con autori italiani e stranieri dal XV al XVIII secolo. Nel 1717 il Conte Gaspare III Ferniani vi ospitò l’esule re d’Inghilterra Giacomo III Stuart con tutta la sua corte. Nel 1779 il palazzo fu visitato dal duca Ferdinando I di Parma e, nel 1782, fu ospite l’arciduca Ferdinando d’Austria, destinato a succedere agli Este sul trono di Modena. Nel 1960 una vendita all’asta di mobili, arredi ed opere d’arte privò il palazzo di parte dei suoi arredi originari. Nei primi anni sessanta del XX secolo il vasto giardino, retrostante il palazzo, venne in grande parte venduto per costruirvi un complesso residenziale, abbattendo l’alto muro di cinta lungo via Campidori. I Ferniani (Frignani) sono originari del Modenese e in particolare dalla zona di Frignano (d’onde il nome) dove ebbero beni e proprietà fin dal dodicesimo secolo. Dai primi del XIII secolo ebbero incarichi nella vita politica di Modena. Ugolino fu mandato ambasciatore dai Frignanesi ai Bolognesi nel 1220; Cesare, vivente nel 1280, militò sotto le insegne dei Modenesi ed anche dei Faentini, e suo fratello Tommaso, celebre teologo, fu uno degli istitutori del Collegio Teologico dello studio di Bologna, Generale dell’Ordine dei Francescani, Patriarca di Grado e Cardinale nel 1378. Il ricordato Cesare ebbe i due figli Ottaviano, da cui discendono i Conti Ferniani di Faenza, e Crescio, da cui discendono i Conti Frignani di Modena. Nel XV secolo un ramo della famiglia si stabilì presso Brisighella, costruendo il castello di Frignano, e dalla metà del XVI secolo s’insediarono con Gaspare a Faenza, dove ebbero cariche, onori e costruirono il palazzo. Iniziarono ad occuparsi dell’attività di manifattura ceramica con AnnibalCarlo, che era nato a Faenza nel 1636, il quale nel 1658 insieme con i suoi fratelli Francesco, Riccardo e Ottaviano comprò da Francesco e Carlo Malatesta la quinta parte del feudo di Castagnolo in Val d’Oppio, con annesso titolo comitale. Tale titolo fu confermato con un breve di Papa Alessandro VII del 17 giugno 1659. Dalle nozze del Conte Annibale Ferniani con la fiorentina Plautilla Nelli, celebrate nel 1773, deriva l’attuale discendenza. Il giovane Conte Giuseppe Ferniani, nato nel 1827, partì da Faenza nel 1848 con il Battaglione Universitario e combatté a Cornuda e Vicenza.

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La nostra sede temporanea si sviluppa in questi spazi:

Studio Notarile Gargiulo

  • Carlo Zauli / Evoluzione di un vaso
  • Residenza dʼArtista 2014: Anemoi in collaborazione con Fondazione Bevilacqua La Masa, Marco Basta, Alessandro Di Pietro, Michele Gabriele, Andrea Romano, Jonathan Vivacqua in collaborazione con Viafarini DOCVA, Natascia Fenoglio + Patrick Tuttofuoco con la partecipazione di Eszter Imre in collaborazione con Ravenna 2019 e Officine Saffi
  • Fab Lab e Ufficio

Giardino interno

  • Carlo Zauli / Fremito naturale

Studio Missiroli

  • Collezione Contemporanea: Alberto Garutti, Eva Marisaldi, Sislej Xhafa

Zingarò

  • MCZ restaurant

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MCZ a Palazzo Ferniani rientra nella Settimana del Contemporaneo di Faenza

evento organizzato da
Assessorato alla Cultura del Comune di Faenza, Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Museo Carlo Zauli, Isia, Gruppo +A!, Operadelocalizzata, Fototeca Manfrediana, Associazione Culturale Tesco, Faenza per Ravenna 2019

con il contributo di

Banca di Romagna- Gruppo Cassa di Risparmio di Cesena, Regione Emilia-Romagna, Coop Adriatica, Zerocento, Assicoop, Terremerse

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hanno lavorato al progetto MCZ a Palazzo Ferniani

staff MCZ Residenza dʼArtista 2014:
Aida Bertozzi, Cristina Casadei, Giorgia Erani, Elena Hamerski, Monica Semprini, Matteo Zauli
Consiglio di Amministrazione MCZ 2014:
Alberto Masacci, Gian Andrea Missiroli, Alberto Pantaleoni, Laura Zauli, Matteo Zauli, Monica Zauli
responsabile Corso per Curatori Accademia Belle Arti Bologna: Guido Molinari
studenti Corso per Curatori Accademia Belle Arti Bologna: Filippo Niccolò Massaro, Anna Santi, Sumithra Simonini
per Viafarini DOCVA: Simone Frangi, Marco Tagliafierro
per Fondazione Bevilacqua La Masa: Stefano Coletto, Rachele DʼOsualdo, Giorgia Gallina
per Transiti / Ravenna 2019: Paola Casta
studenti residenza Fenoglio Tuttofuoco: Tamara Georgieva Kochorapova (National Academy of Arts, Sofi a – Bulgaria / ISIA Faenza), Karina Ilieva Popova, (National Academy of Arts, Sofi a – Bulgaria / ISIA Faenza), Samantha Ciampone (Liceo Artistico Ballardini, Faenza), Lia Cavassi (Liceo Artistico Ballardini, Faenza), Anna Santi (Accademia di Belle Arti di Bologna)

si ringraziano per aver condiviso il progetto e avere concesso lʼuso degli spazi:
famiglia Ferniani, Dea Galante, Massimo Gargiulo, Gian Andrea Missiroli, famiglia Zauli – Marina

grazie anche a:
Sergia Avveduti, Carla Benedetti, Antonella Cimatti, Andrea Damiani, Nevia Fabbri, Frega Impianti, Massimo Isola e agli
staff di Studio Missisoli e Studio Notarile Gargiulo, e ai partner tecnici Zingarò Jazz Club, Hifi Music Center

nelle foto:
Alberto Garutti, Madonna
Sislej Xhafa, Toothpick

ph Sara Savorelli